Pordenone L'Asse
Le scelte progettuali
hanno preso in considerazione alcuni aspetti che apparivano di grande importanza
nell'economia generale di un intervento di tale dimensione:
a - L'impatto sul tessuto consolidato dell'ambiente su cui deve essere introdotto.
b - Il valore spaziale e formale che esso può conferire ad un ambito
urbano con caratteristiche di permanenza storica.
In considerazione della destinazione pubblica dell'insediamento e della richiesta
di prevedere un sistema di collegamenti tra le zone poste a margine dell'area
interessata, i concetti che hanno guidato le scelte "urbane" riguardano:
- l'individuazione di un' asse principale per segnare spazialmente e visivamente
la direttrice destinata a ricreare un'assialità urbana, che fosse, allo
stesso tempo, un elemento significativamente forte del progetto architettonico.
Quindi un'asse strutturale capace di organizzare ed ordinare intorno a se gli
elementi architettonici esistenti e di nuova concezione, destinato inoltre a
divenire lo spazio di mediazione tra la città dei cittadini e l'ambito
più riservato delle funzioni operative della struttura provinciale.
- Una trama secondaria di percorsi pedonali destinati a collegare trasversalmente
Corso Garibaldi con Via Brusafiera, intersecantesi con l'asse principale in
modo da ricreare l'effetto strada con i suoi incroci.
- Il ridisegno leggero della piazza S.Giorgio, elemento significativo del contesto
e come tale considerato nodo generatore dell'asse pedonale di nuova ideazione,
riconferendole una qualita' urbana oggi del tutto assente.
La scelta di una forma chiusa e compatta dell'insieme antico - nuovo vuole marcare
la ricostituzione di un isolato, oggi labile e destrutturato, fornendolo di
una dimensione volumetrica netta e di margini leggibili; l'introduzione della
galleria pedonale che lo spacca con un forte segno spaziale, sta a significare
la volontà di riportare all'interno tutta la complessità spaziale
e funzionale del progetto, lasciando sui bordi esterni volumetrie scarne e lineari
a sottolineare questo contrasto.
Anche le scelte tecnico - costruttive e materiche sono state compiute con questo
intento; l'edificio su Via Brusafiera ha strutture in c.a. e rivestimenti esterni
con pannelli bullonati di materiale lapideo locale, mentre sul fronte interno
e' stato adottato un sistema a parete vetrata continua per riprendere il tema
della galleria; l'edificio su Corso Garibaldi, con struttura in acciaio, come
se generato da quest'ultima, riprende il tema del rivestimento lapideo sulla
strada e della parete vetrata continua sull'interno.
In sostanza " l'effetto immagine " che si propone e' di una massa
compatta che nei suoi lati esterni mantiene un aspetto di forte chiusura e di
semplicità di ritmo, mentre all'interno, spaccata da un elemento anomalo
nella concezione spaziale e nell'uso, si offre a panorami piu' moderni, leggeri
e seriali.
I parcheggi per circa 75 posti auto sono su due piani, con ingresso ed uscita
da Via Brusafiera a quota +22.30 e +19.0 collegati tra loro da una rampa a doppia
corsia; ed hanno uscite pedonali sulla strada e al centro della galleria con
un sistema montante che le collega ai piani principali.
La galleria centrale ha struttura in acciaio e tamponamento in pannelli di policarbonato
trasparente; tutti gli elementi connessi ad essa ( gruppi scale, passerella
di collegamento, etc.) sono metallici con chiusure in policarbonato o vetro
cemento (scala esterna); i tre piani all'interno della galleria, passanti a
quota 3170, che contengono funzioni varie, sono anch'essi metallici, sorretti
da una reticolare spaziale lasciata in vista.
Le pavimentazioni esterne sono previste in pietra d'Istria di due colori per
segnare la diversità dei percorsi. Gli edifici preesistenti sono stati
adattati alle nuove esigenze con interventi esterni leggeri ( vetrature dei
pilastri, del porticato del corpo centrale e del porticato di palazzo Pera,
introduzione di un sistema di scale sulle estremità dei corpi interni
in connessione alla galleria, nuovo collegamento vetrato tra due corpi, ecc.).